“E so di vivere
Ponendo assurde
Domande libere
E a tratti furbe
Giocando con i pensieri
Animando sentimenti
effimeri leggiadri corrieri
Di tormentate correnti
E fiumi di parole escono
Inarrestabili crescono
Al di là di ogni giudizio
E risparmia quasi un supplizio
A quella stanca pena provata
Di quella povera innamorata
Succube di un fato crudele
Amante del poeta fedele”
(Wafaa)