“Schopenhauer e Leopardi” di Francesco De Sanctis, letto da Roberto Taioli

LA PRESENZA DI ÈRATO

francesco-de-sanctisIl saggio in questione risale al 1858 e  viene pubblicato da Francesco De Sanctis per la prima volta nella Rivista contemporanea di Torino, anno VI, vol. XV, fasc. 61, pp. 369-408. Il saggio, per stessa ammissione dell’autore, fu scritto a Zurigo . Fu il primo studio su Schopenhauer fatto in Italia.  Il filosofo tedesco lo lesse e ne apprezzò il rigore , nonostante la stroncatura finale della sua filosofia. Lo schema è quello di un a dialogo tra D è (il De Sanctis stesso e A (un suo antico discepolo che viene da Napoli). Il modello letterario si rifà alle Operette morali  di Leopardi, ai dialoghi d Luciano e ai dialoghi platonici. Infatti i due interlocutori si confrontano sostenendo spesso tesi opposte. La parte preponderante  del saggio riguarda la filosofia di Schopenhauer, mentre la riflessione su Leopardi compare nella parte terminale dello scritto.  Essa tuttavia serve per mettere a confronto…

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